Da tre giorni sto cercando di fissare una visita di controllo per cambiare la terapia degli antiepilettici.
Per le cure a lungo termine, infatti, occorre cambiare terapia ogni due o tre anni: questo perché il corpo non si abitui, gli altri organi non ne abbiano a soffrire eccessivamente e dato che ci sono nuovi antiepilettici più leggeri, meglio passare a questi.
INIZIANO LE CHIAMATE SU MARTE
Dopo la prima visita al Bellaria, con l’epilettologo di turno e a seguito degli esami richiesti ho cercato – come consigliato – di mettermi di nuovo in contatto con il Centro delle Epilessie del Bellaria. Come chiamare su Marte: anzi, no. Su Marte avrei avuto un leggero ritardo, ma la base mi avrebbe risposto di sicuro.
Risultato: mi trovo con una terapia già scalata, senza quella in subentro, con la medicina che scalo che – nonostante sia ormai al limite – fa più danni che altro.
L’ESENZIONE PER PATOLOGIA
L’esenzione per patologia mi ha sempre assicurato le cure migliori, in Lombardia e in Valle d’Aosta (dove ho vissuto in precedenza). Come tutti i portatori di patologie ho, infatti, diritto agli esami e alle visite, così come ai medicinali, senza dover pagare (morirò con l’epilessia, sapete cosa vuol dire continue visite, esami, medicine per tutta la vita?).
Ho però scoperto che in Emilia – Romagna, dove abitiamo da un paio di anni, se proprio desidero essere visitata nuovamente posso farlo al modico prezzo di 170€ (come seconda visita dallo stesso epilettologo di cui sopra). Sarà per quello che al Bellaria non risponde più nessuno?
Thanks to: Isola Posse All Stars per il testo “Stop War!” (Album Stop al panico! 1991), da cui ho preso una strofa:
Sveva Stallone, giornalista (ampiamente ignorata) con epilessia